Finisce ottobre, il mese che la Chiesa ha voluto dedicare alla Madonna, nel quale più facile è la preghiera alla beata vergine Maria e più facile il santo rosario. “Il popolo cristiano, da secoli, è stato benedetto e confermato nell’essere proteso alla salvezza, io credo, specialmente da una cosa: il Santo Rosario”. Così don Giussani in una nota più volte ripresa da don Giacomo (vedi anche 30Giorni).
Preghiera bella e facile, ma dove è anche facile la distrazione. Come capita nella vita, che al fare spesso si associa il divagare con la mente altrove, così è per quei grani, che scorrono a volte, o spesso, scivolando via nella distrazione del cuore e della mente, anche, e nonostante, i buoni propositi del caso. Soccorre, nello specifico, un racconto di santa Teresina di Gesù Bambino.
Da sola (ho vergogna di confessarlo) la recita del Rosario mi costa più di uno strumento di penitenza. Sento che lo dico così male, ho un gran daffare nello sforzarmi di meditare i misteri del Rosario, non riesco a fissare il mio spirito… Per lungo tempo mi sono desolata per questa mancanza di devozione che mi stupiva, perché amo tanto la Santa Vergine che dovrebbe essermi facile fare in suo onore delle preghiere che le sono gradite. Ora me ne affliggo di meno, penso che la Regina dei Cieli è mia Madre, deve vedere la mia buona volontà e se ne accontenta.